domenica 8 febbraio 2009

Lasciamoli in pace...

Forse non dovrei scrivere questo post, forse non dovrei toccare un argomento così delicato, non foss’altro che, per un blog che si chiama Gelacontro, è quantomeno fuori tema, visto che di Gela ha poco, anzi nulla. Ma toccando le coscienze di ognuno di noi, non potevo davvero esimermi dal commentare tutto quanto sta succedendo attorno alla famiglia Englaro.
Lungi da me
giudicare giusta o sbagliata la decisione dagli Englaro, una considerazione va fatta.
Molti, tutti si sono buttati sulla notizia, peccando di un opportunismo fuori luogo, assillante e, francamente, alquanto squallido e irrispettoso!
Intervengono politici, ministri, esimi esperti ed esimi rappresentanti della Curia, intervengono gli avvocati e i giuristi col compito di promulgare leggi ad hoc, ma nessuno di questi, NESSUNO ha mostrato un pizzico di rispetto per una famiglia che da anni sta vivendo un dramma guardando la povera Eluana NON vivere.
Nessuno che si sia messo nei panni, non dico di Eluana, ma della famiglia.
E’ chiaro che NESSUNO può mettersi nei loro panni, ma la mancanza di rispetto sta proprio nel giudicare tutta la vicenda dall’alto dei loro scranni senza nemmeno tentare di calarsi nel dolore che in questi anni e soprattutto in questi giorni sta vivendo questa sfortunata famiglia. Quando sarebbe stato molto meglio far calare un velo di pietoso silenzio sulla vicenda e lasciare la famiglia Englaro vivere dignitosamente questi momenti, senza clamore, senza pacche sulle spalle e senza falsi perbenismi!
Sentire poi Gasparri dichiarare in una intervista televisiva “aspettino almeno qualche giorno, il tempo di promulgare la legge” è la cosa più abominevole e schifosa che un rappresentante delle istituzioni possa dire!
Gasparri… vergognati!
Ignobile!
E naturalmente non poteva mancare la “santa” parola del Papa che dalla sua finestra lancia un anatema contro quei medici e contro quei magistrati che stanno contribuendo alla fine delle sofferenze di Eluana e della sua famiglia. Vissuto com’è stato tra agi, libri, scritture, viaggi e pianoforte, a parte una parentesi della sua infanzia (comune a tutti quelli che hanno vissuto il nazismo), cosa sa il buon Ratzinger della sofferenza della famiglia Englaro? Proprio lui non dovrebbe avere più rispetto per questa famiglia che da anni soffre? Proprio lui non dovrebbe ricordarsi che c’è una netta distinzione tra potere temporale e potere spirituale? Proprio lui non dovrebbe spendere qualche parola di conforto nei confronti di questa martoriata famiglia?
Evidentemente gli sta molto più a cuore l’affermazione del proprio potere temporale (si, temporale! Altro che spirituale…) piuttosto che alleviare il dolore di questa povera famiglia e pregare per la povera Eluana.
Ratzinger… vergognati!
E al nostro sommo governatore non gli sembra vero di avere dalla sua parte il sommo pontefice e tutto il mondo cattolico per ribadire quanto sia buono, lui, quanto gli stia a cuore la vita piuttosto che la morte. Magari qualcuno gli spieghi che oltre alla vita e alla morte esiste una “non” vita, accompagnata dalla morte della speranza, che, spesso, porta alla morte della Fede.
E allora? Come la mettiamo, presidente?
Voleva cambiare la legge, anzi, farne una nuova perché prima non c’era! Voleva farlo con un decreto legge ma, ahimè, anzi, ahilui, non ha tenuto conto che in Italia esiste un “garante” della Costituzione, un “garante” della Repubblica, un certo Capo dello Stato che ha scombussolato i suoi piani bocciando il suo decreto legge definendolo, giustamente, anticostituzionale. E il sommo governatore cosa fa? Anzi, cosa dice? “Cambierò la Costituzione, anzi, ne faccio una nuova” !
Bravo presidente!
La stessa cosa fece secoli fa un monarca inglese, tale Enrico VIII, il quale non avendo ottenuto il divorzio dalla moglie per sposare Anna Bolena, si costruì una Chiesa su misura, una religione su misura, che gli permise di realizzare il suo disegno. Sappiamo tutti com’è finita…
Fatti pure una Costituzione su misura, caro presidente, tanto per farla della tua misura non impiegheresti poi tanto…

Vorrei vedere tutti voi, anzi, tutti noi al loro posto, al posto della famiglia Englaro.
Vi prego, lasciateli in pace.
Lasciamoli in pace.

4 commenti:

fabio pass.. ha detto...

questo è uno di quei casi dove i politici,la chiesa e la gente comune non ha rispetto e sensibilità nei confronti di chi soffre. ha ragione gianni lasciamoli in pace perchè è quello di cui hanno bisogno soprattutto la povera Eluana

Anonimo ha detto...

Io sono schifata della strumentalizzazione di una poveretta per promuovere una legge utile allo stato per risparmiare quattrini. Non so se lo sapete che il Ministero della Salute chiede ai medici di lasciar andare via le persone anziane affette da malattie tumorali, di non operarli nemmeno. Non so se vi rendiate conto di che arma viene messa nelle mani dei medici.
Ora, in considerazione che la ragazza non è accudita dal padre, che non spende soldi per curarla, non so quanto perso possa avere sulle sue spalle. Tutto sommato, se preferirebbe che morisse, potrebbe anche non andare spesso a trovarla, ma solo quando si sente.
Non sono nemmeno d'accordo nel modificare le leggi dello stato italiano in virtù dei problemi del signor Englaro, potrebbe far trasportare la ragazza anzichè in tour per cliniche italiane, in Olanda e far compiere ciò che lui ha deciso, nella tutela delle leggi sia Italiane che Olandesi. E non ditemi che lo aveva deciso lei, perchè a 18 anni nessuno ha piena coscienza della vita e della morte...

Anonimo ha detto...

Qui tutti hanno torto... tranne la povere Eluana.
Hai ragione cara utente anonima quando dici che è squallido "usare" questa vicenda per promulgare le leggi... e tutti stanno facendo questo!

Riporto l'ultima considerazione di Gianni: "Vorrei vedere tutti voi, anzi, tutti noi al loro posto, al posto della famiglia Englaro."

Ragazzi, nessuna sa come ci si comporta in questi casi fin quando (spero mai) non ci si trov ain mezzo!

Gianni Marchisciana ha detto...

Appena adesso Eluana è morta.
Ha smesso di soffrire.
Adesso smettiamo di parlarne.