venerdì 3 ottobre 2008

Gela e la classe politica siciliana

C’è voglia di nuovo in Sicilia.
Con questo slogan si era presentato il PD alle elezioni regionali.
O meglio, parte del PD. Quel Pd che, almeno nelle intenzioni, voleva contrapporsi alla oligarchia autoreferenziata rappresentata da chi adesso è giunto alla... 5° legislatura regionale!
Vero è che c’era (e forse c’è ancora) voglia di nuovo, e infatti hanno vinto le elezioni Raffaele Lombardo, Silvio Berlusconi e Pino Federico!
Bel colpo ha fatto il PD... si è dato la zappa sui piedi da solo!
Risultato di una gigantesca inconsistenza politica, di gigantesche parole non seguite dai fatti (non è una novità), di giganteschi slogan del tipo “io sono il nuovo” assimilabile al sacro “Io sono il Signore Dio tuo”, testimonianza di un egocentrismo le cui conseguenze ancora non conosciamo.
E’ un gigantesco calderone nel quale non si sa chi comanda veramente, e chi crede di comandare o è stato preposto a farlo è “elegantemente” gabbato dai vecchi lupi ai quali tutto è dovuto.
Ci si aspettava una reazione, ma “l’alba dei morti viventi” non ha ancora visto la luce, e magari siamo fortunati così, visto il ridicolo nel quale son caduti gli esponenti PD: gente che passa all’Mpa, gente che prende le distanze, gente che crea movimenti politici non per smuovere le acque... ma per chiedere assessorati!
Il quadro politico generale è davvero desolante, ma quello di Gela è davvero ridicolo!
Oltre che schifosamente scialbo e privo di contenuti!
Ma la cosa che salta maggiormente agli occhi è che da un pò di tempo la politica a Gela è completamente assente! Non si fanno programmi, non si parla alla gente di programmi politici, non si vedono più politici in giro che parlano delle proprie idee: sono tutti alla ricerca di un assessorato o di un posto di sottogoverno, pronti a ricattare un’amministrazione già di per sè scadente e autocelebrativa! E chi non ottiene un assessorato crea nuove formazioni politiche sperando di mettere assieme un gruppo parlamentare abbastanza forte da poterlo chiedere.
E’ uno schifo!
Tutta qui la voglia di nuovo?
E adesso ci sono 4-5 anni nei quali nessuna consultazione elettorale è prevista, eccezion fatta per le europee. Cosa dovrebbe fare il PD, ricominciando da zero (perchè adesso il Pd è meno che zero!) per risalire la corrente? Potrebbe per esempio decidere di non far trascorrere inutilmente questi 4-5 anni, pensando ad una nuova generazione di cittadini prima e di politici poi, e non più politicanti, quegli stessi politicanti che fanno parte dell’odierno PD! Tutti, nessuno escluso! E’ un fatto di reputazione...
Il Pd se ci riesce (ma ho i miei dubbi, visto le facce che lo compongono...) deve trovare in Sicilia tante persone che hanno già conseguito il successo, o che siano economicamente indipendenti, così da non avere bisogno della base politica per andare avanti, e dare loro pieni poteri per uscire dal clientelismo e dal nepotismo. Ma se si mette a capo di una importante commissione regionale un politico, pardòn, un politicante che ha fatto del clientelismo e del nepotismo la sua condotta principe, si capisce che il Pd prima si estingue, meglio è per tutti!
E’ una questione di sopravvivenza!
C’era voglia di nuovo in Sicilia...

5 commenti:

fabio pass.. ha detto...

fino a quando il PD non cerchera di presentare facce nuove con idee concrete fatte sopratutto da politici giovani starà sempre a guardare e subire la destra al potere.
Però di una cosa sono convito:se in sicilia negli ultimi 10 anni avessimo avuto politici con la stessa voglia di fare dei politici leghisti saremmo stati sicuramente una regione con meno problemi e con un futuro migliore,visto che la sicilia per la sua posizione geografica e per la sua ricchezza è una regione molto ricca ma purtroppo poco produttiva.

passarello fabio.

peppet ha detto...

Io penso che il PD nelle intenzioni era una vera novità sia nell'organigramma che nel programma, la difatta elettorale ne è la prova vivente.
che significa direte?
perchè non è un ironia, ma era veramente qualcosa di nuovo solo che hanno messo a capo uno "vecchio", anche se non anagraficamente, perchè alla fine si è trovato ostacolato nell'impresa dalla classe politica da cui lui aveva sicuramente tratto benefici politici, con alla guida Letta sarebbe stato diverso?
forse non in termini di numeri ma sicuramente sotto il profilo ideologico, quindi dico che la disfatta è stato un esempio di provata novità politica semplicemente perchè in Italia il nuovo fà un pò paura mentre il vecchio anche se pessimo serve da conforto o da sicurezza tanto è vero che le scelte locali regione per regione hanno visto solo un accenno di novità dato dall'intraprendenza dei singoli, cosa che si è verificata pure a Gela ma non credo per demerito del vecchio, in quanto credo che sappia veramente cosa sia la politica ed anche come la si fà(al limite si può dire che sia pessimo ad amministrare ed appartenente all'italietta politica della prima repubblica) con il nuovo che probabilmente non ha le idee così chiare da rappresentare realmente la novità.

Anonimo ha detto...

A mio avviso l'analisi fatta da Gianni sul PD può benissimo essere estesa al resto dei partiti presenti in italia con la differenza che la così detta destra è più brava ad interpretare l'animo degli italiani o di una gran parte di essi.I risultati ammesso che siano genuini lo dimostrano.
Analisi valida sia a livello locale che nazionale.
Questo è il sistema e questo dobbiamo subire fino a quando non ci sarà una nuova ondata,se ci sarà e questo dipende da noi, di politici, politici nel senso più veritiero e profondo del termine.
Politici che comincino a fare politica non affari privati con il denaro pubblico; politici che insegnino ad un popolo, ormai ipnotizzato da una informazione falsa, mirata e sapientemente dosata capace di trasformare ogni bugia in verità e ogni verità in bugia, a capire da che parte mina il vento.
In un epoca in cui si da più valore alle parole che ai fatti c'è poco da stare allegri.

Romina ha detto...

Cavolo, bella analisi questa!
Sono d'accordo con Diego: quessta analisi può essere estesa anche al rimanente mondo politico.
Ma il ridicolo nel quale è caduto il Pd è davvero spaventoso. E non vedo come ne possano uscire visto che a sentir loro va tutto bene e sono i migliori!
Magari avessimo avuto noi una specie di "Lega siciliana" a cui stia più a cuore la sua terra che l'affermazione politica. Magari avessimo avuto gente "leghista" capace di battersi per il nostro territorio. Ma una considerazione va fatta: i politici sono figli della nostra culutra, della nostra mentalità e delle nostre aspettative, dunque non dobbiamo andare lontano per ricercare le colpe. Anzi, non seve nemmeno ricercare le colpe, come dice Gianni tutto sta nel vedere come si intende impiegare questo tempo, questi 4 anni.
Vogliamo scommettere che cambierà tutto per rimenere tutto com'è?????

Anonimo ha detto...

Spiace vedere il paese ove si è nati, lasciato in mano a politici che per il bene comune fingono di non saper discernere il bene dal male. In ogni regione ci vorrebbe un Coriolano del tempo dei Beati Paoli? Leggenda questa raccontata dalla narrativa composta da uno stile semplice e naturale di Luigi Natoli. Un saluto a tutti della terra degli antenati di mia madre: la Sicilia. Agimurad

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